Il Golfo di Squillace
Il Golfo di Squillace si estende da Capo Rizzuto fino a Punta Stilo, abbracciando le province di Catanzaro e Crotone.
Il territorio è caratterizzato da lunghe spiagge che si specchiano in un mare cristallino verso cui degradano colline punteggiate di agrumeti , vigneti e uliveti.
Fra le colline ed il mare ecco le colture che Omero descrive parlando della reggia di re Alcinoo :
"Alte vi crescon verdeggianti piante,
il pero e il melograno e di vermigli
pomi carico il melo e col soave
fico nettareo la canuta uliva.
E mentre spunta l'un l'altro matura.
Sovra la pera giovane e su l'uva
l'uva e la pera invecchia e i pomi e i fichi
presso ai fichi e ai pomi. Abbarbicata
vi lussureggia la feconda vigna!”
(Odissea VII.115)
Lungo la costa prevale la macchia mediterranea, costituita da specie arboree ed arbustive, in prevalenza sempreverdi, capaci di resistere ai venti salmastri che soffiano dal mare (erica, oleandro, rosmarino,cappero). Molto comune è la ginestra, che cresce a cespugli in zone più aride ed esposte al sole.
Alle spalle, a pochi chilometri, i contrafforti verdi e rigogliosi delle Serre con boschi di castagni, pini, abeti e faggi.
I lussureggianti boschi di aghifoglie (pini, abeti) e di latifoglie (lecci, castagni, faggi) presentano un sottobosco, altrettanto rigoglioso, con la tipica vegetazione costituita essenzialmente da felci e, frutti di bosco (molto comuni le fragoline) e funghi di ogni specie.